Dicono di lui
Fuoco contenuto entro un'anima candida, che dà un'efficacia inconfondibile alle sue raffinatissime sintesi, ai margini del figurativo, dove il colore ha sempre funzione dominante. Ugo Nebbia |
Fuoco contenuto entro un'anima candida, che dà un'efficacia inconfondibile alle sue raffinatissime sintesi, ai margini del figurativo, dove il colore ha sempre funzione dominante. Ugo Nebbia |
La pittura di Mario Venzo non è per niente delicata, sfumata, arpeggiata. Una tavolozza piuttosto irruente, forte e sonora, con un predominio di terre brune e rosse intersecate da neri pesanti, viola, blu e verdoni cupi. Il rosso in tutte le sue concitate tensioni fino agli arancioni e ai gialli accesi, dirottati verso cupe valli prossime alla notte.
(….) C'erano montagne e rocce, valli, giardini crepuscolari; pezzi di terra rossa spellati al vivo con nuvoloni viola; creste impetuose come leoni ruggenti; paesi di valle, case e casupole di una calce assolutamente lunare; e viottoli come vene aperte.
(…) E la prima cosa che mi venne in mente: Gauguin disperato nella solitudine del paesaggio brettone. Le stesse aperture di orizzonte, la stessa intensità di materia, la stessa larghezza di trattamento della forma in un colore che assorbiva ed emanava luce senza ricorsi sussidiari; la stessa veemenza e rapimento nello strappare dalla natura i suoi profondi segreti prima che la notte precipitasse nella confusione delle tenebre.
Raffaele Carrieri