La vita

 

Mario Venzo nasce il 14 Febbraio 1900 a Rossano Veneto (Vicenza).

Diplomatosi in ragioneria nel 1918, ottiene dal padre il permesso di frequentare l'Accademia di Belle Arti di Venezia.

Nel 1925 si trasferisce a Parigi per vivere il fermento artistico della capitale francese. Espone, tra gli altri, con De Chirico e De Pisis.

Dal 1929 al 1939 espone ogni anno per la Socièté des Artistes Indipendants.

Allo scoppio della guerra, nel 1940, è costretto a rimpatriare.

Nel 1942 viene ammesso come fratello coadiutore dai Gesuiti di Lonigo, in Veneto. Depone matita e pennelli e viene chiamato Fratel Venzo. Sono anni di meditazione, di silenzio e di rinuncia sofferta.

A seguito di una crisi, nel 1945 gli viene consentito di riprendere a dipingere.

Nell'ottobre del 1953 parte per il Brasile e sulle sue tele esplode il colore. Le accoglienze della critica sono entusiastiche.

È l'inizio di una serie di mostre nazionali e internazionali in Italia, Francia, Svizzera, Stati Uniti.

Nel 1961 viene trasferito all'Aloisianum di Gallarate (Varese). Nella quiete delle campagne del Varesotto trova l'ambiente ideale per la sua ispirazione pittorica, per la meditazione e la preghiera.

Seguono anni di intensa produzione artistica, con lusinghieri riconoscimenti della critica e numerose esposizioni in Italia ed all'estero.

Il 1° settembre 1989 si spegne a Gallarate, l'artista che, pur rimasto nell'ombra della sua vocazione contemplativa, si colloca tra i maggiori coloristi del Novecento italiano.